Da millenni, ormai, la scienza concorda nel ritenere che una buona alimentazione sia il principio su cui fondare la salute umana. Mangiare bene, tuttavia, non è un concetto da assimilare solo a dieta e a dimagrimento ma, bensì, all’obiettivo di fornire al nostro organismo tutto ciò di cui realmente ha bisogno.
Ci riferiamo a proteine, carboidrati e grassi ma anche a vitamine e minerali, elementi che, molto spesso, risultano essere carenti in un’alimentazione industriale e poco curata. A tale proposito oggi vedremo come l’apporto di sostanze benefiche per l’organismo sia in grado di proteggerlo da una grande varietà di pericoli e, nello specifico, ci concentreremo su questo studio sugli effetti della quercitina nel contrastare malattie virali.
Cos’è la quercitina?
La quercitina, potente flavonoide dall’attività anti-ossidante, è stato oggetto di un nuovo studio nel quale si legge circa il suo potente effetto anti-virale. Si tratta di un composto flavonoide presente in molti alimenti, come mele, cipolle, vino rosso e tè verde, che ha proprietà antiossidanti e anti-infiammatorie. Può anche essere usato come integratore alimentare per migliorare la salute cardiovascolare, la salute delle cellule e la gestione del peso.
In generale tutti i flavonoidi sono benefici per l’organismo perché hanno proprietà antiossidanti, ovvero di contrasto all’azione dei radicali liberi. I flavonoidi sono un gruppo di composti organici presenti negli alimenti di origine vegetale e sono apprezzati per le loro proprietà antiossidanti e benefiche per la salute, tra cui la prevenzione delle malattie cardiovascolari e la riduzione del rischio di cancro.
Tra i più rilevanti per la salute umana figurano, oltre alla Quercitina, le Catechine (del te verde), gli Isoflavoni (del tofu e soia), il Kaempferolo, la Rutina e, infine, l’Acido ascorbico (Vitamina C). Il loro principale contributo consiste nell’impedire e rallentare i processi di ossidazione, ovvero le reazioni tra ossigeno e sostanze chimiche presenti nell’organismo che danneggiano le cellule di cui si compone.
Qual è la correlazione tra Quercitina e malattie virali?
La correlazione è stata analizzata dallo studio sopra citato, in introduzione. È stato pubblicato su Frontiers in Pharmacology ed ha a oggetto l’efficacia della Quercetina Fitosoma® (una forma più biodisponibile di quercetina) nel trattamento dei sintomi e nell’accelerazione della clearance virale in pazienti positivi al COVID-19.
“Clearence” è un termine medico che si riferisce alla velocità con cui il corpo elimina un farmaco o una sostanza estranea dal sistema circolatorio. Essa è determinata dalla combinazione di filtrazione renale e metabolismo epatico. Un’elevata clearance indica che il corpo sta rapidamente eliminando la sostanza, mentre una bassa clearance suggerisce che il farmaco o la sostanza persistono più a lungo nel corpo. Quando il termine è accostato a “virale” intende il tempo di guarigione dell’organismo dal patogeno o dal virus estraneo che abbia dato vita ad una patologia.
Ebbene, nel corso dello studio, il 68% dei pazienti trattati con Quercetina Fitosoma® ha ottenuto la negativizzazione virale in soli 7 giorni, rispetto al 24% del gruppo di controllo. Inoltre, il 52% dei pazienti trattati con Quercetina Fitosoma® ha ottenuto l’azzeramento dei sintomi in 7 giorni, rispetto al 24% del gruppo di controllo. La valutazione dei biomarker infiammatori, cioè sostanze presenti nel sangue o nei tessuti che indicano la presenza di una risposta infiammatoria nel corpo, ha mostrato che i pazienti trattati con Quercetina Fitosoma® hanno ottenuto una riduzione maggiore rispetto al gruppo di controllo. Non sono stati registrati effetti collaterali durante lo studio. Questi risultati suggeriscono che la Quercetina Fitosoma® potrebbe essere un agente complementare efficace per il trattamento precoce del COVID-19.
Come integrare la quercitina nell’alimentazione?
La quercetina può essere integrata nell’alimentazione consumando alimenti ricchi di questo flavonoide o integratori e nutraceutici. In particolare la quercitina si trova in cipolle, mele, bacche, agrumi, vino rosso e tè verde. Inoltre, è disponibile anche sotto forma di integratore alimentare in capsule o compresse.
Tuttavia ricordiamo che è sempre preferibile parlare con un medico o un nutrizionista prima di iniziare ad assumere integratori di qualsiasi tipologia, specialmente per donne in dolce attesa e soggetti affetti da patologie o che seguono una terapia farmacologica.